Nell’ambito della Certificazione per la parità di genere, META ha posto particolare attenzione al linguaggio utilizzato nei processi di selezione del personale, riconoscendo il potere delle parole nel costruire una cultura organizzativa realmente inclusiva.
La scelta delle parole negli annunci di lavoro, sia interni che esterni, segue precise linee guida:
- Utilizzo di espressioni neutre come “la persona candidata” o “figure professionali ricercate”, evitando pronomi specifici di genere
- Formulazioni che evidenziano l’apertura della posizione a tutte le persone qualificate
- Eliminazione del maschile sovraesteso, preferendo denominazioni inclusive
Questa attenzione non è solo formale: uno studio recente dell’Institute for Employment Research (IAB) ha evidenziato come il linguaggio degli annunci di lavoro possa influenzare significativamente le scelte di candidatura, in particolare per le donne che potrebbero autolimitarsi anche quando in possesso dei requisiti richiesti.
Per promuovere una comunicazione realmente inclusiva, META ha definito precise linee guida:
- Rappresentazione esplicita di tutti i generi (esempio: “Care socie e cari soci”)
- Utilizzo di termini collettivi neutri (esempio: “il personale”, “le persone”)
- Specificazione del genere attraverso l’articolo per termini invariabili (esempio: “la/il responsabile”)
- Attenzione alle declinazioni di ruolo (esempio: “coordinatrice/coordinatore”)
L’impegno per l’inclusività prosegue durante i colloqui, dove viene garantito il massimo rispetto della privacy e della dignità di ogni persona, evitando domande sulla sfera personale, politica o religiosa.
Per monitorare l’efficacia di queste pratiche, META ha introdotto un questionario anonimo post-colloquio che permette di raccogliere feedback preziosi sul processo di selezione.