IN ATTESA DELLA SESTA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL PARCO DI MONZA TORNANO GLI EVENTI DEL “FUORI FESTIVAL” ORGANIZZATI IN COLLABORAZIONE CON MUSICAMORFOSI
Dopo il successo della data di maggio, torna il Fuori Festival del Parco di Monza, l’evento creato e realizzato in collaborazione con Suoni Mobili, progetto di Musicamorfosi socio fondatore e componente del Comitato Promotore del Festival del Parco di Monza, la manifestazione che ha come protagonista il Parco, il suo patrimonio culturale e naturalistico, parte dell’unicum monumentale insieme alla Villa Reale e ai suoi Giardini.
Tre appuntamenti all’interno di Suoni Mobili, manifestazione ideata nel 2010 da Saul Beretta organizzata da Musicamorfosi e promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, che in poco tempo è diventato un punto di riferimento “mobile” per la musica di qualità in tutta la regione Lombardia, giunta quest’anno alla sua XIV edizione.
Si comincia domenica 2 luglio, dove alle 11, a Villa Mirabello, nella Cappella privata del Cardinal Durini troviamo il violoncellista Giovanni Astorino che si esibirà nel concerto Revolution Cello con una proposta che spazia da Evaristo Felice dall’Abaco (Capricci) a Bach (Suite numero III). Un’occasione unica per ascoltare la straordinaria musica del violoncello in un luogo prezioso che solitamente non è aperto al pubblico. Alle 12, all’interno della Villa Mirabello, sospesi sulle corde i musicisti dell’Alkemia Quartet, con il concerto Unconventional Strings, accompagneranno il pubblico in un piccolo viaggio che parte dalle prime esperienze del violino nel dixie di Joe Venuti al jazz di Stephane Grappelli, dall’Inverno di Antonio Vivaldi alla fusion di Chick Corea, dal rock di Frank Zappa alla poetica romantica di Egberto Gismonti, dal “nuevo tango” di Astor Piazzolla alla Sicilia di Giovanni Sollima.
Domenica 9 luglio l’appuntamento è alla Reggia di Monza, all’interno della Cappella Reale dove l’artista Ashti Abdo con Kurdish Blues, propone un viaggio attraverso la musica del Kurdistan, ma non solo: i racconti della sua terra si mescolano con quelli delle tradizioni dei Paesi del Medio Oriente. Cantante, autore e polistrumentista curdo, è originario di Afrin, vicino ad Aleppo (Siria). La musica fa parte della sua vita da sempre: da bambino, lo appassionano i suoni della natura intorno ad Afrin, dove, dalle colline affacciate sul suo villaggio, ascolta le storie e i canti degli anziani. Inizia giovanissimo a cantare, per far addormentare la sorellina, e a strimpellare lo strumento tipico curdo, il tembûr (saz). Trasferitosi in Italia dopo l’adolescenza, continua a coltivare il tembûr, iniziando a farsi conoscere come solista, dedicandosi poi allo studio di altri strumenti, da autodidatta.
Conclude il ciclo di appuntamenti del Fuori Festival il concerto Piano solo corpo solo, nella Reggia di Monza, domenica 23 luglio. All’interno del Salone da Ballo, le note del pianoforte di Simone Graziano, accompagneranno la danza di Claudia Caldarano. Il suono e il movimento sono emotività, tattilità, visione, l’espressione di moti interiori che cercano di liberarsi. In questo progetto si toccano le intime ricerche di due solitudini: Piano Solo, cioè i brani composti e suonati dal vivo da Simone Graziano per pianoforte a coda preparato (dall’album “Embracing the Future”), e Corpo Solo, la composizione coreografica di Claudia Caldarano. L’incontro tra i due artisti si realizza in un abbraccio capace di fissare tutto ciò che è duraturo in un attimo.
Le informazioni sugli eventi e per calendario completo sono visualizzabili sul sito https://suonimobili.it/2023/
In collaborazione con Musicamorfosi