Comunità, calore, appartenenza, coesione, identità. Sono solo alcune delle parole chiave che gli abitanti di San Rocco hanno scelto per descrivere cosa significhi vivere nel quartiere più a sud di Monza; una piccola “città nella città”, racchiusa tra la ferrovia e gli snodi della tangenziale. Parole custodite in un video: “San Rocco solo andata”. Un’iniziativa che ha coinvolto gli educatori del CASE La Bussola in collaborazione con Liberi Svincoli, che ha formato gli operatori sulle tecniche del video partecipativo, con il metodo PVCode.
Rigenerare il quartiere. È questo l’obiettivo che realtà associative e del terzo settore si sono poste. Una serie di iniziative per raccontare di un quartiere vivo, dove coesione sociale e relazioni umane convivono, facendo sentire gli abitanti parte di una comunità. “Quando esci di casa senti il calore delle persone” ha raccontato Davide Russo, educatore della Cooperativa Meta che lavora alla Bussola, luogo di aggregazione e punto di riferimento per i giovani del quartiere. San Rocco non è solo case popolari ma è una comunità che vive e che ha accettato la sfida più grande, quella di creare relazioni di vicinanza.
Un territorio che dagli anni ‘60 ha iniziato un processo di trasformazione, sono sorti palazzi, aree verdi, luoghi di aggregazione. Quasi ad accogliere l’esodo di meridionali e stranieri che oggi frequentano la biblioteca, passeggiano nella piazza principale o vanno al parco a giocare con i propri figli.
Il video è stato girato dagli educatori della Cooperativa Meta che hanno intervistato alcuni cittadini del quartiere. Il risultato è il racconto di una storia che inizia con una domanda evocativa. “Perché qualcuno dovrebbe decidere di vivere qui?”. Le risposte scorrono in quasi 7 minuti di immagini e di testimonianze di chi San Rocco l’ha scelto e che, quasi con giustificato orgoglio, può dire di far parte di una realtà coesa, dinamica e accogliente.